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CIRL Moda Artigianato Veneto: siglato il verbale di accordo di proroga

Viene prorogato al 28 febbraio 2026 il contratto per i dipendenti del settore

Il 19 febbraio 2025 le Parti sociali Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto, Casartigiani Veneto, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno firmato il verbale di accordo di proroga del contratto di settore in scadenza. Tale proroga cesserà di produrre effetti dal momento del rinnovo del CCRL.
Difatti, si intendono prorogati gli effetti del CCRL 14 dicembre 2016 e del protocollo aggiuntivo firmato il 9 ottobre 2017 e successive proroghe. 
Viene altresì prorogata la quota di 2,50 euro di supporto ai costi di gestione previsti dai fondi negoziali dell’artigianato in favore dei dipendenti. Tale somma viene versata dal datore di lavoro in una unica soluzione, in aggiunta alle quote di adesione contrattuale di competenza del mese di marzo. 
Si specifica che i datori di lavoro che hanno già assolto al versamento della quota annua per il 2025, con riferimento ai dipendenti assunti dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025, non sono tenuti a ripetere il versamento nel B01 di marzo. 
Con l’accordo in oggetto, si intende prorogata anche l’erogazione dell’ERT negli importi e nelle modalità previste dal CCRL. 

CIPL Edilizia Industria Avellino: siglato l’accordo per la determinazione dell’EVR

Per l’anno 2025 I’importo dell’EVR nel territorio di Avellino e provincia è pari al 100%

Il 24 febbraio 2025 Ance Avellino e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil di Avellino si sono incontrate per effettuare la verifica dei quattro indicatori stabiliti nel contratto integrativo provinciale e per determinare a livello provinciale I’elemento variabile della retribuzione erogabile per I’anno 2025, con riferimento alle sole ore
ordinarie effettive di lavoro prestate, in applicazione di quanto previsto dagli artt. 12, 38 e 46 del CCNL Edile Industria del 1° luglio 2014 e dell’art. 11 del CIPL sottoscritto in data 16 maggio 2022.
Sulla base dei dati acquisiti presso la Cassa Edile della provincia di Avellino la verifica degli indicatori è stata effettuata raffrontando il triennio 2024 -2023-2022 sul triennio 2023-2022-2021. Per l’anno 2025 I’importo dell’EVR nel territorio di Avellino e provincia è pari al 100% della misura massima fissata dall’art. 11 del CIPL sottoscritto in data 16 maggio 2022 ed è quindi pari al 4% dei minimi in vigore alla data del 1° luglio 2014. 

Impiegati
  

CATEGORIA IMPIEGATI PAGA BASE AL 1° LUGLIO 2014 % EVR

EROGABILE

EVR erogabile a livello provinciale sulla base della percentuale del 4% determinata a seguito della verifica dei parametri
7° LIV € 1.630,71 4% 65,23
6° LIV € 1.467,63 4% 58,71
5° LIV € 1.223,02 4% 48,92
4° LIV € 1.141,51 4% 45,66
3° LIV € 1.059,96 4% 42,40
2° LIV € 953,97 4% 38,16
1° LIV € 815,36 4% 32,61

Operai

CATEGORIA

OPERAI

PAGA BASE AL 1° LUGLIO 2014 % EVR EROGABILE EVR erogabile a livello provinciale sulla base della percentuale del 4% determinata a seguito della verifica dei parametri
4° LIVELLO € 6,600 4% 0,264
OPERAI SPECIAL. € 6,130 4% 0,245
OPERAI QUALIF. € 5,510 4% 0,220
OPERAI COMUNI € 4,710 4% 0,188

 

CCNL Istruzione e ricerca: incontro tra Aran e Sindacati per il rinnovo del contratto

Le OO.SS. richiedono l’aumento dei salari ed il rafforzamento del ruolo della contrattazione integrativa nazionale

Nelle scorse settimane si è svolto il primo incontro di trattativa tra Aran e sindacati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022/2024 del comparto Istruzione e ricerca. La trattativa è attesa da circa 1.300.000 lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam che attendono il rinnovo del contratto ormai scaduto da anni.
Nell’incontro non sono state affrontate tematiche specifiche, ma le OO.SS. hanno denunciato la grave responsabilità del governo che ha licenziato l’atto di indirizzo a triennio abbondantemente scaduto, in un contesto che ha messo a dura prova il potere di acquisto dei salari del personale del comparto.
Le rivendicazioni al tavolo di trattativa riguarderanno, come affermato dai Sindacati, l’estensione dei diritti per il personale precario e l’aumento dei salari, il rafforzamento del ruolo della contrattazione integrativa nazionale e di posto di lavoro, la valorizzazione di tutte le professionalità e il rigetto di qualsiasi ipotesi di gerarchizzazione del lavoro e di altre premialità legate alla performance